sabato 7 agosto 2010

LO SPIRITO DELLA FRONTIERA ALEGGIA SULL' ALASKA HIGHWAY






Haines Junction - 7 August
10 giorni di pedalata, 800 km. percorsi, ed ora posso dire di avere percepito lo spirito, l' essenza di questa terra di frontiera, quello che sognavo ancora da bambino tra le pagine dei romanzi di Jack London e le storie avventurose della grande "corsa all'oro".
Appena passata la frontiera canadese ed il minuscolo villaggio di Beaver Creek - Yukon, il prossimo agglomerato e' tra ca. 300 km. E' gia' sera e non so che ora perche' da qualche giorno ho perso l'orologio, cadutomi chissa' dove: prima ho imprecato e poi ho capito che andava bene cosi', perche' ora vado avanti solo con i riferimenti naturali: alba, tarda mattinata, centro del giorno, pomeriggio, sera, tramonto, notte.
Sto pedalando lungo la Alcan (Alaska-Canada) Hwy. con traffico praticamente assente, le ombre si stanno ormai allungando in prossimita' del tramonto: il cielo e' di un azzurro intenso, chiazzato solo da alcuni nuvoloni bianchi che sembrano batuffoloni di cotone sospesi: in lontananza il profilo delle montagne ed intorno solo il verde delle praterie e dei boschi di abeti e di betulle, interrotto ogni tanto dall' azzurro di un laghetto o di un ruscello.
Tutto e' immobile, armonico, in equilibrio perfetto, eterno, perche' tutto e' cosi' da sempre.
Pedalando lentamente lungo questa striscia d'asfalto di cui non si vede la fine mi sembra di scivolare piano piano, di immergermi in questo mare di bellezza e di armonia.
Solo la musica dell' IPOD accompagna le sensazioni, i peli delle braccia sono dritti per l'emozione che provo.
Sento soffiare lo spirito della frontiera, forse una parte di quello che hanno percepito i primi coloni, gli avventurieri, i cercatori d'oro arrivati fin qui e che li ha poi incatenati a questa dura ma affascinante terra, quello che ha fatto nascere e crescere generazioni di Atabaschi, che sono qui prima di chiunque altro, quello che trattiene qui le piccole ma tenaci comunita' che vivono duramente lungo la strada.
Ormai i muscoli delle gambe sono duri come marmo, i tendini fanno male, la schiena pure, sudore, sete, fame, tutto, ma niente importa,: e' piu' forte la voglia di andare, ancora un po', ancora un po', ancora un po'....
E' l'ora del tramonto quando intravedo ai bordi della strada un laghetto azzurro piu' bello di altri. Stop, ed in pochi secondi sono gia' in costume che scivolo dentro le fredde acque del lago.
Un modo perfetto per fondersi ancora di piu' nell'ambiente.
Che importa se poi le zanzare mi mangiano vivo e se vista l'ora si prospetta un'altra cena fredda.
Oggi e' stata una giornata magica.
Lo spirito della frontiera, quello che ero venuto a cercare qui, alla fine mi ha preso e mi accompagnera' d'ora in poi lungo la strada.

Dall' IPOD....
"... Ho imparato a sognare, quando ero bambino, che non ero neanche un'eta'. Ho imparato a sognare quando inizi a scoprire, che ogni sogno ti porta piu' in la'. Cavalcando aquiloni, oltre muri e confini, ho imparato a sognare da la'.
Quando tutte le scuse per giocare son buone, quando tutta la vita e' una bella canzone, c' era chi era incapace a sognare e chi sognava gia'...
...c' e' che ormai ho imparato a sognare, e non smettero'".

2 commenti:

  1. ...non ci sono molte parole se non "Grazie Angelo"...ho guardato un po le foto..poi mi sono messo fuori in terrazza a guardare le stelle per potermi avvicinare il più possibile col pensiero a quanto stai vivendo ora..sinceramente non so neanche che ora e che gioro possa essere la ..orologio o no. E forse credo è meglio così..perchè un posto come l'Alaska va vissuto secondo le funzioni vitali, per poterlo apprezzare fino in fondo..affinchè ti prenda da dentro e ti trasporti nella sua immensa bellezza!! Le foto sono spettacolari...non si può non rimananere incantati a guardarle...anche se...dovrai spiegarci come hai fatto a saltare il canneto e tuffarti in acqua facendo 20 mt nello spazio di 10 secondi..e qui apriremo un capitolo grande come il tuo magnifico viaggio ;-) un abbraccio grande Angelo e grazie ancora..di cuore.
    A presto

    RispondiElimina
  2. che racconti...e che razza di foto.porca miseria sembra davvero di essere là con te.gli internet point saranno anche rari,ma ogni volta che ne hai la possibilità recuperi alla grande tutti i giorni che ci fai rimanere con l'acquolina in bocca nell'attesa di un tuo nuovo post.sono impressionato...da tutto:parole,immagini, emozioni.
    quando hai scritto che hai il morale alle stelle mi si è spalancato un sorriso: l'anto,nel post che aveva scritto per tranquillizzarci a causa del tuo prolungato (ma forzato) silenzio,ci aveva riferito di averti sentito un po' stanco.
    invece eccoti qui,con l'adrenalina a mille,e una voglia di andare,di consumare il rotolo d'asfalto che si dipana sotto le tue ruote da far paura all'armstrong dei sette tour de france!
    sei un grande...te l'ho già detto molte volte,ma non mi stancherò mai di ripetermi.
    grazie...grazie davvero,VIAGGIATORE!
    giangi

    RispondiElimina