mercoledì 11 agosto 2010

DURA,DURISSIMA HINES HWY., MA CHE SPETTACOLO!







Haines, 11 agosto 2010.
Ciao a tutti. Sono ancora qui!!
Dura, durissima Hines Hwy., appunto, gli ultimi tre giorni sono stati tremendi per me: nessun appoggio per 250 km., vento rabbioso sempre contro, pioggia a tratti e zona a rischio orsi (il Million Dollar Fall Campground, dove pensavo di fermarmi e' stato appunto chiuso perche' un grizzly ha tirato giu' tende e ferito qualcuno...).
Pero' la bellezza sta sempre qua di casa ed ho potuto passare altri "momenti magici" prima di terminare la mia cavalcata attraverso Alaska ed Yukon, qui in faccia all'oceano.
Ieri l'altro poi ero proprio allo stremo delle forze, e dopo neanche 70 km. non ce la facevo piu' per il vento (andavo avanti solo per inerzia, 1km. in bici ed 1 km. a piedi, ormai instupidito dal vento). Ad un certo punto ho detto basta, orsi o non orsi pianto la tenda qui, se il vento me lo permette; prendo una stradina laterale sterrata che va verso un fiume per trovare un posto riparato, e non appena giro non ti vedo la' in fondo il sederone di un blackbear - orso nero, che sta passeggiando lungo la mia stessa strada. Ovviamente mi blocco e lui senza neanche accorgersi della mia presenza (ero sotto vento) in pochi secondi sparisce nella boscaglia. Inutile dire che non me la sono sentita di fermarmi li', quindi gira la bici e riprendi a macinare km. con un fondo di riserva che non sapevo nemmeno dove fosse. Ma anche stavolta la stella del viaggiatore ha brillato a mio favore, e dopo poco intravedo nella nebbia a poca distanza dalla strada una capanna di tronchi d'albero, di cui mi avevano parlato Alvaro y Alicia, i due cicloviaggiatori madrileni che avevo incrociato al Denali, ma che ormai pensavo di non trovare piu'.
Inutile dire che e' stata una delle notti piu' belle che abbia mai passato: al riparo della capanna dal vento e dalla pioggia, la stufa accesa per asciugare la roba e spt. al riparo dagli orsi. Mi sentivo il re dello Yukon, e dopo essermi buttato sopra la branda con sonno quasi istantaneo, al primo risveglio durante la notte mi sono pure fatto una pastasciutta...Cosa si vuole di piu' dalla vita.
Ieri quindi partenza alle prime luci dell'alba dopo una notte o.k. ed ultima tirata di 130 km (!) sempre contro-vento fino ad Haines, alla civilta'.
Credo di non aver mai fatto uno sforzo cosi' grande in vita mia come in questi ultimi giorni, ed ora sono veramente a pezzi, gambe, schiena e tutto il resto. Pero' ce l'ho fatta e quasi non ci credevo. Beh, vuol dire che la fibra e' buona.
Appena arrivato ad Haines, di sera, prima ancora di trovare un campeggio, sono entrato nel primo ristorante ed ho detto che mi portassero il piatto piu' grande che avevano, non importa cosa fosse, ed una birra gigantesca, poi magari anche un'altra.
Quindi sono praticamente rotolato fino al campground e questa mattina ho ripreso a civilizzarmi ed a rimettere insieme i pezzi.
Ora mi aspettano quattro giorni di meritata crociera con i battelli postali della Marin Hwy., lungo l'"Inside Passage", con brevi soste a Juneau, la piccola capitale dell' Alaska, ed a Prince Rupert, gia' in Canada, e di qui sbarchero' il 16 Agosto a Port Hardy sulla Vancouver Island, per l'ultima pedalata di 500 km. fino a Vancouver.
Vorrei trasmettere a tutti voi il caleidoscopio di sensazioni, colori, odori, momenti, incontri, ecc..., che ho vissuto durante questa mia traversata di 1.400 km. di Alaska e Yukon, ma ora non ci riesco. E' ancora tutto ammassato ed aggrovigliato dentro di me.
Per ora solo una parola: bello, anzi stupendo!! Tutto quanto.
Ed anche qualche immagine, che rende di piu' l'idea. Poi piu' tardi riusciro' a trasmettere meglio questa bella avventura.
Grazie a tutti dei vs. commenti. Questa volta mi hanno dato veramente un piacere enorme.
Un abbraccio ed a presto, pero' penso non prima dell'Isola di Vancouver.
Ciao. Angelo

1 commento:

  1. Ciao grandissimo viaggiatore!!!
    Sono appena tornato da una “bella” notte al lavoro e mi sono detto:”fammi dare un’occhiata al blog,magari Angelo ha scritto due righe…”
    Et voilà!!!foto nuove,racconto nuovo,emozioni nuove.mi sono riempito un bicchierone di coca (cola,cosa credevi?!) e mi sono fatto rapire dalla descrizione di quello che,senza dubbio,sta diventando uno dei Viaggi della tua vita (se non IL viaggio della tua vita).
    Mi sembra di vederti mentre provi (finalmente dal vivo) tutto ciò che la tua mente ancora fanciulla immaginava quando i tuoi occhi divoravano le pagine di london,o di thoreau,sognando di essere anche tu fra boschi secolari,ai piedi di cime innevate,o immerso in specchi d’acqua cristallina…
    E allo stesso modo mi sembra di vederti,seppur stanco,stremato e distrutto,con un mezzo sorrisetto perennemente stampato sul viso scavato dalla fatica dovuto alla consapevolezza di vivere un’avventura senza eguali,un’avventura che,noi umani,non possiamo nemmeno immaginare…
    Ti chiedo solo una cosa,anzi,ti supplico:non farci aspettare troppi mesi prima di organizzare una delle tue mitiche serate al morin,o ti riempirò di domande fino a farti scoppiare e a farmi mandare a quel paese!
    Un abbraccio,e buona crociera…te la sei proprio meritata!
    giangi

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