domenica 22 agosto 2010

Alla fine: VANCOUVER!







Vancouver - Dom. 22 agosto

Sono arrivato!
Quasi non mi sembra vero, dopo questo mese intenso di avventure ed esperienze di tutti i tipi, ma sono proprio arrivato a Vancouver, la meta del mio viaggio.
Ieri l'ingresso in citta' e' stato un mezzo shock, dopo tutto questo tempo di vita selvatica: traffico, cemento, semafori, ecc..., pero' devo dire che l'impatto e' stato attenuato da questa citta' veramente piacevole: passato l'altissimo e lunghissimo "Lions Gate", si entra subito nel grande Stanley Park, che e' una foresta di cedri (gia' dentro la downtown), con prati, radure, spiagge, dove tutta la citta' si era riversata per pedalare, correre, pagaiare, o semplicemente prendere il sole o fare pic-nic. Non c'e' niente da fare, i canadesi anche se di citta' non riescono a stare distanti piu' di tanto dalla natura.
Quindi sono entrato nel centro ed ho continuato a pedalare con la testa all'insu' scrutando tutti quei grattacieli di vetro: e' proprio vero, Vancouver centro sembra una New York in miniatura (anche se io NY l'ho vista solo nei film...).
Prima di arrivare all' ostello ho reperito in poco tempo il mio cartone per la bici, che sono riuscito a trascinarmi dientro difendendolo con le unghie e con i denti da una schiera di homeless a cui faceva gola, e quindi una volta preso posto e fatto un doccione rigenerante, mi sono fiondato a spasso nella bolgia del sabato sera "downtown", ed anche questo e' stato uno spettacolo.
Alle prime luci della sera tutta la gente si era trasferita dal parco al centro, ed in giro era tutta una girandola di shopping, artisti di strada, concertini improvvisati, e perfino le strade invase dalla festa della comunita' brasiliana di qui, con samba e tamburi, dove mi sono fiondato per una cena volante a base di riso, carne arrosto e "fejioada".
Non bastasse, quando ha fatto scuro e stavo tornando all'ostello, un grande scampanellio ha preannunciato lungo l'arteria principale, Granville Street, il passaggio di una numerosa schiera di ciclisti di tutte le eta', che vestiti nei modi piu' stravaganti e con bici incredibili, hanno fermato il traffico attirando l'attenzione di tutta la gente (proprio come nel video "Kings & Queens" dei 30 seconds to mars...per chi lo ha visto).
E poi che bello vedere anche qui in citta'sempre gente sorridente, allegra e disponibile.
I canadesi sono proprio bella gente.
Insomma come potete immaginare sono ritornato alla mia branda frastornato come non mai, ed oggi e' il momento di sistemare i bagagli e la bici, pronto per il rientro che mi fara' arrivare a Mestre martedi sera.
Questa notte non sono quasi riuscito a dormire, con la mente piena di sensazioni, immagini, incontri, di cui questo bellissimo viaggio mi ha riempito, sicuramente di piu' di quello che mi aspettavo.
Ma come ogni altra volta alla fine di una lunga avventura, in questo momento il pensiero piu' grande e' rivolto verso casa, alla voglia di riabbracciare la mia Antonella, i miei Francesco ed Elena, e poi di rivedere amici e persone care. Si, ora il pensiero piu' grande e' questo e dopo ci sara' tempo per ripescare e mettere in ordine tutto cio' che questa esperienza nell'estremo nord mi ha lasciato.
Cosi' si chiude qui questo blog, con un grandissimo grazie a chi mi ha scritto tenendomi compagnia durante il viaggio e supportandomi nei momenti di difficolta': con una citazione particolare per Marco, con cui so di condividere le sensazioni del cicloviaggiatore solitario ( a proposito fai i miei complimenti alla Vale, sono molto contento per lei per questo grande successo), per il Giangi di cui mi ha tenuto compagnia nelle serate in tenda il libro di racconti di Jack London, per Angelo e Nerina, sempre particolarmente vicini, e di tutti coloro che hanno "virtualmente" pedalato insieme a me, con qualche commento, o semplicemente sbirciando ogni tanto il blog.
Grazie di cuore a tutti!
Ed arrivederci al prossimo viaggio, alla prossima avventura.
Angeloinbici.

perche'...."Per fortuna ripartiremo, avventurandoci nelle citta' del mondo, nelle foreste, nelle montagne, nei deserti, per fare nuove provviste di immagini e di sensazioni, per scoprire altri luoghi ed altri volti, per rinnovare il nostro sguardo.
Le strade, la terra, la sabbia, le rive del mare, perfino le pietre ed il fango, saranno a misura del nostro corpo, e del brivido di esistere".
H.D.THOREAU

4 commenti:

  1. E' stato sicuramente un piacere "partecipare" al Tuo viaggio anche se onestamente con po' di apprensione nella prima parte ma come si suol dire "e' bene tutto quello che finisce bene."
    Siamo noi che ti ringraziamo x quello che hai messo nel blog in attesa di quanto ci vorrai raccontare di persona.
    A presto e buon viaggio. Con affetto Angelo e Nerina

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  2. E così,come accade per tutte le cose belle,anche questa è finita...mi verrebbe da dire:"di già?",dal momento che questo mese in tua compagnia è volato,grazie anche ai tuoi racconti,alle tue immagini e ai vari aneddoti.
    Cosa dire?direi niente...
    Anche noi abbiamo bisogno di fare mente locale,di sistemare e riordinare i ricordi,ma per fortuna fra qualche ora sarai di nuovo qui,e ci aiuterai a comprendere ancora meglio la fantastica avventura che hai appena concluso.
    ti lascio con due righe tratte da un libro di Terzani,a sua volte estrapolate da un volume di racconti indiani:

    "Non c'è felicità per chi non viaggia,Rohita!
    a forza di stare nella società degli uomini,
    anche il migliore di loro si perde.
    mettiti in viaggio.
    i piedi del viandante diventano fiori,
    la sua anima cresce e dà frutti
    e i suoi vizi son lavati via dalla fatica
    del viaggiare.
    la sorte di chi sta fermo non si muove,
    dorme quando quello è nel sonno
    e si alza quando quello si desta.
    allora vai,viaggia,Rohita!

    GRAZIE MILLE ANGELO!!!!

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  3. il ritorno a casa credo non sarà mai così bello e così difficile allo stesso tempo Angelo! bello riabbracciare i propri cari e le persone amate..ma ricomprimere il proprio spirito per così lungo tempo libero da qualsiasi costrizioni non è semplice...come spesso ricordi tu occorre rivistare il tutto per ricondurlo alla quotidianità e far si che tutte le sensazioni e gli insegnamenti del viaggio e in particolare di quest'avventura possano esser applicati alla vita di tutti i giorni! So che se c'è una persona che può riuscire a pieno quello se tu!!L'intensità di questo viaggio pesa come una montagna..e si percepisce ...ma sarà un piacere sincerarsene dalle tue parole e dai tuoi racconti...a me e a noi tutti rimane un sapore di evasione che ci ha permesso di dare spazio alla fantasia per viaggiare a fianco a te! grazie di questo...personalmente, condividendo la stessa passione, posso dire che il trasporto è stato davvero profondo....un abbraccio grande
    ps ancora un saluto a tutti gli amici del blog a presto!

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